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SIGNIFICATO DELL’IDEOGRAMMA REIKI

17 Mar, 2023

IL SIGNIFICATO DELL’IDEOGRAMMA REIKI: IL VIAGGIO DELLA VITA

 

L’ideogramma del Reiki è di per sé un simbolo. Questo fatto non viene quasi mai spiegato durante i seminari, tuttavia si tratta di un vero e proprio simbolo energetico. D’ altra parte i giapponesi sapevano bene che “il miglior modo per nascondere un segreto è tenerlo bene in vista”. 

Con i suoi kanji, l’ideogramma Reiki, descrive esattamente cos’è questa energia, come opera e perché funziona. Ce ne sono due versioni: una più antica (anche se non è la più antica in assoluto), che mantiene intatti i concetti originali e una più moderna, quella che vediamo abitualmente e che è stata ideata in seguito a una riforma ortografica.

Quest’ultima versione, in realtà la più conosciuta, ha perso gran parte del suo significato intrinseco ed è più laborioso riuscire a interpretarla. Nonostante questo, il suo utilizzo e l’intenzione ad esso connessa, riesce ad esprimere ancora con chiarezza il termine stesso di Reiki. 

Nel lavoro di interpretazione, preferiamo dunque esplorare e prendere a modello l’ideogramma originale, usato per lo più nelle scuole di Reiki tradizionale giapponese, perché più facilmente decifrabile. 

Iniziamo con una piccola premessa. Nei secoli scorsi la Cina fu un modello culturale e religioso di grande influenza per il Giappone, tanto che pare, fosse esistito un utilizzo dell’energia Reiki già in Cina, ancor prima che in Giappone, con il nome di Ling Qi.  

Il Ling Qi è un metodo di trasmissione dell’energia della tradizione taoista utilizzato – probabilmente in chiave più moderna – ancora oggi, con lo scopo di armonizzare il campo energetico di un soggetto, per il suo benessere interiore ed esteriore. L’azione- senza azione è il fondamento di questa disciplina, che esattamente come nel Reiki, permette al praticante di imparare a trasmettere l’energia all’esterno senza interferire, lasciando che agisca senza nessuno sforzo, mantenendo sempre un atteggiamento meditativo. 

 

ANALISI DELL’IDEOGRAMMA REIKI 

L’ideogramma che andremo ad esplorare, quello del Reiki, rappresenta sostanzialmente il ciclo vitale. Vediamo nel dettaglio come sono composti i singoli segni che rappresentano l’ideogramma, con la premessa che nella lingua giapponese ogni segno ha in genere più di un significato che rimanda a sua volta a concetti più vasti e di ampio respiro e interpretazione.
Per questo motivo, fare una traduzione dell’ideogramma del Reiki in senso esclusivamente letterale è riduttivo e non trasmette mai completamente il suo significato più intrinseco. 

                                                        

PRIMA PARTE – IL PRINCIPIO CREATORE 

IL CIELO – Il Principio Creatore – L’Inizio.

Quello che in ogni cultura viene chiamato Dio, viene pensato “in alto”.
Il primo segno viene tracciato nello spazio bianco, nel vuoto senza nome, nello spazio infinito. 

 

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LE NUVOLE  

Le nuvole che si muovono nel cielo possono rappresentare i pensieri della mente, il mondo mentale dell’uomo, ma anche la rappresentazione del tempo, l’alternarsi delle stagioni, degli eventi e delle esistenze. 

 

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LA PIOGGIA E IL FULMINE 

Un deciso tratto centrale discende dall’alto verso il basso: il Fulmine che con violenza irrompe nell’addensamento delle nubi per portare la pioggia benefica e salvifica. La straordinaria energia del Cielo decide di scendere in basso, incontrando l’aspetto più concreto dell’uomo, la fisicità della materia. 

 

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LE TRE BOCCHE 

Le bocche degli uomini che accolgono il dono della pioggia (nella quotidianità contadina la pioggia è benedizione perché portatrice di abbondanti raccolti).
Attraverso la gratitudine per i doni del Cielo ricevuti, l’uomo impara la riconoscenza e si apre ad accogliere con umiltà. Le bocche simboleggiano apertura a ricevere. 

 

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SECONDA PARTE: L’UOMO E IL SUO RITORNO A CASA 

IL TEMPIO 

L’uomo cerca di ristabilire un contatto con il Creatore. In ogni tempo e in ogni luogo, l’uomo ha sempre avuto l’esigenza di ristabilire un contatto con il Principio Creatore, con la Fonte.
Accogliendo dentro di sé l’energia dell’Universo, l’Uomo fa del proprio corpo un Tempio.
L’uomo diventa consapevole che il luogo di connessione con il Principio Creatore non è fuori, ma dentro di sé: Egli stesso è il Tempio. 

 

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GLI UOMINI NEL TEMPIO 

Gli uomini non sono più rappresentati come “bocche”, ma come individui atti a pregare, a cercare il contatto con il divino. L’uomo diventa Uomo, consapevole del Tempio nel quale abita. 

Il nostro Viaggio all’interno dell’ideogramma Reiki ha concluso la prima parte, quella di REI, che rappresenta il Macrocosmo, l’Energia creatrice che incontra il Microcosmo e l’uomo che diventa consapevole di questo incontro, di questa connessione.
Nella seconda parte del Viaggio, il kanji che rappresenta Ki, intraprende il processo inverso.
La materia trascende per tornare a ciò che è: il Principio Creatore. Questo percorso viene espresso con la metafora del vapore. 

 

 SECONDA PARTE IDEOGRAMMA 

L’ARIA 

L’uomo respira l’aria. Nelle culture antiche, soprattutto in quella induista, è assai comune il principio per cui l’aria è un veicolo di prana, energia vitale, quello che noi che pratichiamo Reiki chiamiamo ki. 

 IL VAPORE 

Il vapore è acqua generata dal calore. Nell’ideogramma precedente abbiamo visto come le nuvole attraverso il calore (cioè l’energia), si sono trasformate in pioggia per dare la vita, per fiorire e fruttificare. Adesso la vita terrena deve evolversi e tornare al Cielo, al Principio Creatore, e lo fa nella metafora del vapore. 

 

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PIANTA DI RISO E CHICCHI DI RISO 

In Oriente il riso è fonte primaria di cibo e dunque dà energia. Energia nello stato materiale che cresce nella terra attraverso l’acqua della pioggia e il calore del sole.

 

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IL SENSO DELL’INTERO IDEOGRAMMA REIKI È DUNQUE IL RACCONTO DI UN VIAGGIO, IL VIAGGIO CHE L’UOMO, CHE OGNUNO DI NOI DEVE PERCORRERE IN SENSO INVERSO PER TORNARE AD ESSERE PRINCIPIO CREATORE: ACQUA…VAPORE…CIELO.